Kitsch Italy

di Alessandro Benetti e Simone Zanni

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Che ne è stato della cara vecchia “casa di ringhiera”? Si obietterà che il quesito è apparentemente insensato, e che corti e ballatoi ancora affollano tante città e cittadine italiane, ad esempio in Lombardia, ad esempio a Legnano. Anzi, da qualche decennio sono pure tornate di moda, e i cultori dell’abitare chic scalpitano per condividere il loro balconcino con i vicini.

Eppure, nello scrollarsi di dosso l’immagine troppo cheap di contenitore per operai, la “casa di ringhiera” sembra aver perso qualcosa del carattere originale, di quella frugalità sobria da classe popolare. Come i troppi lifting sul volto delle attrici, che dissimulano le rughe ma deformano l’espressione, i tanti rimaneggiamenti hanno forgiato un personaggio urbano nuovo e inaspettato.

In bilico tra post-moderno in declino e neorealismo incalzante, l’architettura restaurata di Legnano (e non solo) parla oggi un linguaggio nazionalpopolare che si nutre di miti e riti, fobie e follie della cultura contemporanea.

Breve viaggio nella trans-estetica dell’auto-restauro, sulle orme di un personaggio d’eccezione: un babbo natale gonfiabile (di quelli che si appendono ai davanzali), per aiutarlo a scoprire cosa si nasconde dietro la finestra dei suoi sogni.

[continua…]

Milano, 5 ottobre 2011

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