Non ho nessuna simpatia per Dolce&Gabbana. Non mi piace la loro moda, e non mi piace l’estetica che si lega al loro marchio. Tuttavia la sede dei loro uffici e del loro showroom, tra le vie Broggi, Zambeletti e Redi, nelle vicinanze di corso Buenos Aires, a Milano, realizzata nel 2006 da Piuarch […] di Marco Biraghi

Milano è una città introversa priva di un carattere unitario che la contraddistingua; per questo spesso si è costretti a intrufolarsi in cortili privati o spiare dalle finestre per trovare edifici e contesti inaspettati e meravigliosi. Tramontata l’idea di una città unitaria, la strada che rimane da percorrere è quella della somma di elementi […] di Luca Astorri

Al giorno d’oggi l’architettura è diventata oggetto dell’interesse di molte persone. Non che negli ultimi tempi sia considerevolmente aumentato il numero degli appassionati o degli esperti. Piuttosto è cresciuta la nostra attenzione nei confronti dell’ambiente in cui viviamo. E con sempre maggiore frequenza il nostro habitat “naturale” è l’ambiente urbano, costituito essenzialmente di edifici. […]

Posti al crocevia tra viale Serra e viale Scarampo e, insieme, a ridosso dell’urbanizzazione consolidata di viale Certosa e piazzale Accursio, gli edifici residenziali progettati da Cino Zucchi nell’area in cui insisteva lo stabilimento dell’Alfa Romeo fungono da cerniera tra il sistema di infrastrutture […] di Gabriella Lo Ricco

Le ho davanti per cinque giorni su sette, inquadrate dalla finestra dello studio in cui lavoro, sito a sua volta in un edificio costruito dal clan Ligresti una quindicina di anni prima: sono tre torrette per uffici risalenti agli anni Ottanta del secolo scorso, coronate dal famoso piano vuoto, marchio di fabbrica di questo immobiliarista che ha rovinato […] di Mauro Sullam

Per chi percorre la tangenziale ovest di Parma non è facile scorgerlo, nascosto com’è dietro le barriere fonoassorbenti. Ma per chi arriva dalla strada Valera, si staglia in mezzo alla campagna come un’apparizione. Non è qualcosa che abbia a che fare con il corretto adempimento delle funzioni, e neppure – a rigore – con la “bellezza” […] di Marco Biraghi