Gizmo dal 2004 si occupa prevalentemente di storia e di critica dell’architettura contemporanea, ma a ben vedere anche di molte altre cose. In una società complessa e interconnessa com’è quella attuale, d’altronde, le differenze – e dunque le vere qualificazioni – non consistono tanto nel “che cosa”, quanto piuttosto nel “come”. Occuparsi di storia e di critica dell’architettura, oggi, significa necessariamente occuparsi di molte cose; diversamente, rischia di non significare nulla, soprattutto se ce ne si occupa in modo “settoriale”, ovvero in un senso esclusivo e restrittivo.
Gizmo è contro lo specialismo pedante;
contro la genericità “onnicomprensiva” (e in realtà “nullacomprendente”);
contro ciò che evita di entrare nel merito e di assumere posizione;
contro ciò che non ha obiettivi (o che, peggio ancora, dichiara di non averne);
contro la chiacchiera contemporanea, il brusio di fondo, che serve soltanto a mascherare il vuoto, e a lasciare tutto come prima.
Gizmo si rifiuta di fare della critica un mero “esercizio”, un “orpello decorativo” a un testo o un progetto.
Per Gizmo la critica – e di più ancora la storia – è sempre una questione di vita o di morte: il che non vuole dire mors tua, vita mea, com’è per molti “storici col pugnale”; significa che difenderne la possibilità e l’esistenza per Gizmo sono questioni della massima importanza.
Gizmo si oppone con la forza e il coraggio delle idee alla rigidità, alla noia e alla monotonia dello pseudo-accademismo.
Gizmo si ribella alla facile compiacenza nei confronti dell’establishment;
per Gizmo sono imprescindibili l’onestà intellettuale, l’integrità morale, per opporsi agli interessi dei potenti; fondamentale è “demistificare”, anziché limitarsi a descrivere;
decisivo è “mettere in relazione”, anziché semplicemente accostare;
Gizmo non esita a rompere gli schemi, anche a costo di inimicarsi il sistema dominante.
Ma altrettanto irrinunciabile per Gizmo è divertirsi seriamente ed essere seri divertendosi.
L’aspirazione di Gizmo è avere l’intelligenza e la profondità per guardare al passato come a un tempo attivo, vivo;
l’apertura mentale e la sensibilità per guardare al presente come a un tempo complicato ma interpretabile;
la convinzione e l’immaginazione per guardare al futuro come a un tempo ancora possibile, nel quale si possa ancora dire e progettare qualcosa.
Nella difficile condizione attuale Gizmo non ha paura di apparire né presuntuoso né modesto;
cerca di osservare le cose da vicino;
non ritiene indispensabile avere un’“opinione” a ogni costo e per ogni occasione;
si sforza di guardare le cose da molteplici e differenti punti di vista.
Gizmo è un collettivo di ricerca aperto.
Since 2004 Gizmo’s main focuses are on history and criticism of contemporary architecture. In a complex and interconnected society as the one of today, differences do not really consist of “what”, but rather of “how”. To study history and criticism of architecture today inevitably means to look at many topics carefully. If not, we risk having incomplete research, like seen in many “specialized” studies.
Gizmo is against overly academic specialism;
against the “omni-comprehensive” vagueness (making it not comprehensive at all);
against avoiding getting to the core of the matter and taking a position;
against having no goals (or, even worse, denying having them at all);
against the contemporary chit-chat, the background buzz, only meant to cover the emptiness and to leave things unchanged.
Gizmo refuse to conceive criticism as a mere “exercise” or a “decorative frill” to a text or to a project. Criticism – and history above all – is always considered by Gizmo as a matter of life or death: not in the sense of “mors tua, vita mea” – as it was for many “historians with a dagger”: the defense of the possibility and existence of history and criticism is a matter of the utmost importance.
Gizmo, with the strength and courage of ideas, stands against the stiffness, boredom and monotony of pseudo-academicism.
Gizmo believes in intellectual honesty and moral integrity as essential qualities to oppose the interests of the powerful establishment.
To “demystify” instead of merely describing is a fundamental act.
Of decisive importance is to create relationships between things instead of simply juxtaposing them.
Gizmo has no fear to break schemes, even if doing so means to antagonize the established system of power.
Nevertheless, for Gizmo it is fundamental to have fun seriously and to be serious while having fun.
Gizmo’s ambition is to have:
the intelligence and depth to look at the past as an active and living time;
the mental broadness and sensitivity to look at the present as a complicated yet understandable time;
the conviction and imagination to look at the future as a time of possibility, a time to say and project.
In such difficult times Gizmo has no fear of looking presumptuous nor humble;
it does its best to get a close look at things;
it does not consider fundamental to have an “opinion” at all costs and for every occasion;
it makes an effort to look at things from multiple and different point of views.
Gizmo is an open research collective.