[…] quando improvvisamente la maggior parte della città, con un rombo, come se precipitasse la volta celeste, sprofondò, seppellendo sotto le macerie ogni essere vivente. Jerónimo Rugera restò impietrito dall’orrore; e, come se anche la sua coscienza fosse stata schiacciata, per non cadere si tenne al pilastro […] di Heinrich von Kleist