presente!

locandina-okPolitecnico di Milano, 08.07.04

Il presente, fra tutti i “piani” del tempo, è quello che più di ogni altro sfugge alle strette definitorie, alla possibilità di essere contemplato, “abbracciato”, compreso. Fondamento paradossale – mobile e mutevole – del nostro perenne trascorrere; punto inesorabilmente cieco della nostra visione, rispetto al quale massimamente ci scopriamo impreparati, “inintelligenti”. Non a caso, fra tutti i “saperi”, quello che meno si lascia imbrigliare nella morsa di una “scienza”, vera o presunta – e che dunque meno si piega a un trattamento accademico –, è proprio il presente. Nessuno, singolarmente, può dirsene “esperto” o anche solo “conoscitore”. In apparenza, quanto più intensamente lo si vive, e tanto più parrebbe afferrabile. Ma al tempo stesso: quanto più perfettamente vi si aderisce, e tanto più difficile risulta darne ragione. (Conseguenza e segno evidente della mancata comprensione di ciò, è l’odierna, superficiale, aprioristica “apologia” del presente). Da tali insidie retoriche – e dai paradossi logici inerenti al piano attuale del tempo – un’unica certezza rimane al riparo: interpretare, o anche soltanto interrogare il presente, comporta necessariamente una presenza.
Videoproiezioni a ciclo continuo, e l’esposizione delle immagini stampate in diversi formati richiamano in un gioco di prossimità e distanza – le celebri Parallel of Life and Art e This is Tomorroworganizzate cinquant’anni fa a Londra dall’Independent Group, compongono la mostra.
Nessuna univoca conclusione, nessuna “morale”,è lecito trarre da queste immagini. Ma neppure è lecito semplicisticamente “liquidarle” come nulla fossero. Con esse, con la loro ineludibile presenza, siamo piuttosto chiamati a confrontarci.
Compito: vedere le cose come sonoMezzo: riuscire a vederle da cento occhi, da molte persone! Era una via sbagliata, quella di sottolineare l’elemento impersonale e di definire morale il vedere dall’occhio del prossimo. Giusto è vedere molti prossimi e da molti occhi, tutti occhi personali.