Segni di vita sulla Luna!

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Segni di vita sulla Luna!

di Mario Viganò

Ne sono convinti gli scienziati che seguono la sonda Orbiter M 15 dai sotteranei del Centro Spaziale Mondiale di Washington: secondo le analisi dei dati raccolti «c’è abbondanza di architettura sulla Luna, e secondo noi questo vuol dire che c’è vita», ha dichiarato Heywood Floyd, direttore scientifico del progetto, cercando di celare dietro una scientifica prudenza il comprensibile entusiasmo.

Ralph Halvorsen, ricercatore del Look at the Moon Institute di Houston (Texas) ha definito la scoperta «significativa», dopo «trent’anni di dibattito sulla presenza di vita sulla Luna». L’Orbiter M 15, lanciata nel gennaio scorso, dalla sua orbita lunare ha raccolto dati usando quattro strumenti diversi. La sonda ha rilevato l’esistenza di “unità e di equilibrio” con uno speciale strumento che misura l’assunzione delle norme classiche.

La quantità più consistente di costruzioni sembra essere posizionato sul lato oscuro della Luna. Floyd afferma inoltre che la forma più probabile dell’architettura rilevata è quella «razionalista», che alle basse temperature della Luna si è certamente congelata. L’ipotesi più probabile sull’origine di tali conformazioni architettoniche, sostiene ancora il direttore del progetto, è che siano state portate sulla Luna da «creature intelligenti, quasi certamente architetti illuminati che scesero sul satellite in un tempo per il momento difficile da stabilirsi».

«È una scoperta scientifica rilevante», ha commentato l’astrofisico Aldo Camini, dell’area scientifica dell’Esi, l’Ente spaziale italiano. «Essa reca l’impronta inconfondibile di un determinato filone di pensiero, di un “razionalismo”, che attraverso un’esperienza sostanzialmente unitaria persegue una precisa idea di architettura. Le particolari condizioni atmosferiche della Luna giustificherebbero scientificamente questa ipotesi». In quanto alle possibili implicazioni pratiche di questa scoperta, osserva ancora Camini: «Siamo ancora nel campo teorico, ma certo l’analisi di quelle sagome potrebbe rivelarci molto sugli studi analitici dell’architettura nel sistema solare».

(19.11.09)