Gentile Ministro Bondi

di Marco Biraghi

Seguendo una tradizione ormai invalsa nelle migliori riviste di architettura, indirizziamo anche noi una lettera alla spettabile attenzione del Ministro per i Beni e le Attività Culturali dottor Sandro Bondi.

Gentile Ministro Bondi,

oggi Lei ha avuto modo di dichiarare alla Camera dei Deputati di non sentirsi responsabile per il crollo della Domus dei Gladiatori a Pompei. La Sua affermazione merita una piccola riflessione. In effetti, da un certo punto di vista, è assolutamente fuori luogo ritenerLa responsabile per esso. VolendoLa considerare una semplice persona, la Sua estraneità è del tutto palese. Testimoni affidabili confermano la Sua lontananza dal luogo del disastro. Chi dunque volesse cercare di trascinarLa indebitamente in questa vicenda, troverebbe in noi degli strenui sostenitori della Sua innocenza.

Tuttavia, gentile Ministro, disgraziatamente Ella non è una semplice persona: è – si dà il caso che sia – il Ministro. E in quanto Ministro la Sua responsabilità è possibile che sia da considerare maggiore di quella che Le sarebbe imputabile in quanto semplice persona.

Parlando in data odierna alla Camera dei Deputati – vi è comunque da ritenere – Lei ha parlato da Ministro, e non da semplice persona. Dunque – vi è sempre da ritenere – Lei si sente non responsabile proprio in quanto Ministro.

Ci permettiamo allora di porLe una domanda, gentile Signor Ministro: quando a Suo avviso un Ministro per i Beni e le Attività Culturali si dovrebbe ritenere responsabile del destino infausto di un bene culturale alla cui tutela è preposto il suo Ministero? Quando ne abbia provocato egli stesso direttamente il crollo? Oppure quando abbia incaricato qualcuno di provocarlo? Oppure ancora, quando non abbia incaricato qualcuno di non provocarlo? O piuttosto, a Suo avviso, un Ministro per i Beni e le Attività Culturali non dovrebbe mai essere ritenuto responsabile di ciò che accade ai beni che il suo Ministrero dovrebbe tutelare?

È certo una grande responsabilità quella di cui è investito un Ministro per i Beni e le Attività Culturali. E certo sappia che ha tutta la nostra comprensione se, già caricato di una tale gravosa responsabilità, non può farsi carico anche di quella nei confronti dei beni culturali.

Voglia gradire i nostri più cordiali saluti.

10 novembre 2010